Era l'Ottobre del 1978 e sull'Eco di Biella compariva un articolo dal titolo "350 alla Stracada. Grande partecipazione all'iniziativa del Rotaract". L'articolo proseguiva con le classifiche dei veterani uomini, veterani donne, seniores uomini, seniores donne, ragazzi, ragazze e tra i vincitori una coppia di gemelli di 3 anni! Nella pagina a fianco con il titolo "Che Stracada" appariva una foto di un gruppo in piena azione durante la corsa (per le foto storiche visita la galleria) che vedeva la presenza di 350 partecipanti.
Tra le pagine un po' ingiallite di una edizione del '79, compariva anche la seconda edizione della marcia, un po' più sfortunata, causa pioggia, ma ben partecipata da circa un centinaio di tenaci biellesi (l'edizione del 2013 e ha realizzato il record di 750 iscrizioni!).
Risalgono proprio agli anni '78 e '79 le prime edizioni della Stracada, organizzata fin dagli inizi grazie al Rotaract di Biella, con la preziosa collaborazione in quegli anni della Pietro Micca. Il ricavato della gara venne fin dalla prima edizione devoluto in opere di beneficienza.
Oggi siamo alla sua 40esima edizione, gli anni sono cambiati ma lo spirito che accomuna chi corre non cambia. Così come non cambiano gli obiettivi di quella che, come scrisse un giornalista trentanni fa, venne definita "la marcia dell'amicizia". Stessi intenti, stessi organizzatori, stesso coinvolgimento, stesso nome. E proprio sul nome della stracada ecco qui una piccola curiosa parentesi.
Il termine stracada deriva dalla radice di "strach" ( aggettivo stanco ) e di "straché" ( Verbo 1^ con. trans stancare ), parole che compaiono nel dizionario Piemontese –Italiano. Il vocabolario etimologico della Treccani ci conferma il significato della radice della parola "stracco" in italiano, affine e comune anche in diversi dialetti italiani: "stracco agg. [dal longob. *strak «stanco»] (pl. m. -chi) Molto stanco, sfinito dalla stanchezza, privo di energie" ( fonte: treccani.it).
Detto questo, i fatti dimostrano che in questi anni non tanto di stracada in senso stretto si è trattato quanto di un momento, un'occasione per stare insieme e passare una giornata piacevole in compagnia all'insegna dello sport, della cultura e della beneficienza ( e con un pizzico di grinta che male non fa!).